La
Juve è casa mia. Così come lo è Torino, tutt'e due parti di un
processo graduale e inesorabile che mi ha portato a sentirmi figlio
di entrambe. Il legame con la Juve però è antecedente a quello con
la mia città, e sconfina in quel territorio mitico dell'infanzia, di
poster e sogni di gloria che cullavo, da bambino perennemente
attaccato al pallone qual ero. (da
10 + il mio mondo in un numero)
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Sono
orgoglioso di essere juventino, di essere una "bandiera",
come mi definite spesso, ma in realtà io sono solo una piccola parte
di una grande bandiera bianconera, che cresce col passare degli anni
e se ognuno di voi guarda con attenzione ci trova scritto anche il
proprio nome... Perché questa bandiera continui a crescere c'è
bisogno di tutti noi: restiamo uniti! (dalla
Lettera aperta ai tifosi, in Hurrà Juventus, giugno 2006)
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Gianni
Agnelli aveva una grande capacità di giudicare perché era un
profondo conoscitore del mondo del calcio e non parlava mai a caso.
(citato
in Un
campione di sport,
raisport.rai.it)
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Oggi
è il momento di ringraziare il nostro pubblico, i nostri tifosi, la
gente della Juve. È il momento di ringraziare i ragazzi, i giovani,
tutti quelli che non hanno mai smesso di credere nello sport e di
credere in noi. Grazie a chi ha corso e non si è mai fermato, anche
nei momenti più incerti e di fronte alle sfide più difficili. Ce
l'abbiamo fatta. Tutti insieme. E allora grazie, per averci creduto e
per non averci lasciati soli. Grazie per aver ricordato, in ogni
momento, Alessio e Riccardo, che sentiamo con noi anche oggi. Oggi si
chiude questa stagione e siamo pronti per ricominciare. Perché noi
siamo, e saremo sempre, la Juve. Grazie
a tutti. (tratto
dal discorso che celebrava la promozione in Serie A della squadra
bianconera. Stadio Olimpico di Torino, 10 giugno 2007)
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Ora
siamo in B e non possiamo fare altro che confrontarci con questa
realtà, una realtà difficile. (da
La Gazzetta dello Sport, 11 settembre 2006)
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Non mi sveglierò mai da questo sogno, perché è vero, è tutto vero: sono diventato campione del mondo, gioco in serie B con la mia squadra, con il mio 10 sulla schiena. (da Dieci +)
Non mi sveglierò mai da questo sogno, perché è vero, è tutto vero: sono diventato campione del mondo, gioco in serie B con la mia squadra, con il mio 10 sulla schiena. (da Dieci +)
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Con la Juve ho vinto tutto, assaporando la sensazione di tornare a Torino con la coppa più ambita in mano, e ho perso tutto, magari all'ultimo minuto, all'ultimo rigore, con in bocca l'amaro di aver lavorato, lottato, sudato per un anno intero per niente. Momenti di gioia incredibile, in cui ti senti sul tetto del mondo, ma anche momenti di scoraggiamento, di delusioni bruciate, di incredulità.
Con la Juve ho vinto tutto, assaporando la sensazione di tornare a Torino con la coppa più ambita in mano, e ho perso tutto, magari all'ultimo minuto, all'ultimo rigore, con in bocca l'amaro di aver lavorato, lottato, sudato per un anno intero per niente. Momenti di gioia incredibile, in cui ti senti sul tetto del mondo, ma anche momenti di scoraggiamento, di delusioni bruciate, di incredulità.
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