Ringraziamo
Iddio, noi attori, che abbiamo il privilegio di poter continuare i
nostri giochi d'infanzia fino alla morte, che nel teatro si replica
tutte le sere. (citato in Dizionario degli attori: Gli attori del
nostro tempo, a cura di Gabriele Rifilato, Rai-Eri, 2005, Roma. ISBN
8839712895)
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Viva il teatro, dove tutto è finto e niente c'è de farso e questo è vero.
Viva il teatro, dove tutto è finto e niente c'è de farso e questo è vero.
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Durante una farsa si ride con le lacrime agli occhi. Finita la farsa, le risate finiscono e rimangono solo le lacrime agli occhi.
Durante una farsa si ride con le lacrime agli occhi. Finita la farsa, le risate finiscono e rimangono solo le lacrime agli occhi.
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La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in semicerchio.
La televisione è un apparecchio che ha trasformato la cerchia familiare in semicerchio.
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Vivi lascia vivere ma soprattutto... nun te fa pijà per culo.
Vivi lascia vivere ma soprattutto... nun te fa pijà per culo.
Non
sono stati i mass media a far resuscitare il mito Battisti. Ma il suo
mito a far risuscitare i mass media. (citato in Andrea Laffranchi
e Carlo Vulpio, Concerti e inediti tv per ricordare Battisti,
Corriere della sera, 8 settembre 2000)
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[Sulle accuse di ripetitività, rivoltegli da alcuni critici] A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il critico. Nel '76 con "A me gli occhi, please" ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. [...] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure Petrolini avrebbe dovuto smettere di fare Gastone. (dall'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, 30 ottobre 2003)
[Sulle accuse di ripetitività, rivoltegli da alcuni critici] A volte lo spettatore meno avvertito è proprio il critico. Nel '76 con "A me gli occhi, please" ho inventato un nuovo modo di stare in scena, quello con la cassa piena di oggetti. Da allora ho fatto numerosi spettacoli, ma quello è rimasto il mio modo di stare in scena. Il repertorio è cambiato. [...] Ma bisogna ricordarsi che il teatro non è la tv. In tv ogni settimana devi dire cose diverse perché il pubblico è lo stesso. In teatro ogni sera il pubblico cambia ed è il testo a rimanere lo stesso. Sennò pure Petrolini avrebbe dovuto smettere di fare Gastone. (dall'intervista a TV Sorrisi e Canzoni, 30 ottobre 2003)
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Mi
diverto e mi pagano pure. È una pacchia.
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La
televisione non è fatta dai critici. È fatta dalle persone che
stanno davanti al televisore.
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Ah Mafa', c'ho certi cazzi che manco te che sei esperta li hai visti mai...
Ah Mafa', c'ho certi cazzi che manco te che sei esperta li hai visti mai...
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