Eva Rubinstein


Photo Angelo Zzaven

"La nostra massima difficoltà e sfida che dobbiamo affrontare è guardare il mondo attraverso questo strumento meccanico, questi pezzi di vetro e di metallo, e riuscire a vedere degli esseri umani; non dobbiamo dimenticare mai che queste "forme" nel nostro mirino sono persone”
---------------------------------------
"Quando uno studente mi dice: "Vorrei imparare ad esprimermi", io gli rispondo: "Mostrami piuttosto come potresti non esprimerti, o esprimere altro che te stesso!"
---------------------------------------
"Tutto quello che compare in una foto parla di noi: il soggetto che ci ha attratto, l'angolazione cha abbiamo scelto, l'inquadratura, la focale, le relazioni tra gli oggetti. Ogni nostra manifestazione è un autoritratto o il frammento d'un autoritratto” 


Photo Eva Rubinstein

"Nulla di ciò che scegliamo è scelto a caso. Ci sono livelli di coscienza, in noi, che percepiscono più di quanto crediamo percepire”
---------------------------------------

"Non siamo noi che prendiamo le foto, sono loro che ci prendono, a volte è come se un'immagine mi pigliasse per il collo e mi obbligasse a reagire. Fare una foto è come ritrovare un pezzo di sé in una qualche parte nel mondo, dei frammenti di sogno o di realtà che finiscono per costituire un autoritratto”
---------------------------------------
"Ogni fotografo ha un suo modo di isolare le cose, come se ponesse una firma sul proprio sguardo”
---------------------------------------
"L'impatto emotivo di una foto dipende dal "prezzo emotivo" che si paga”

Photo Eva Rubinstein


L'arte, è quando certe cose "funzionano", anche se sono teoricamente o tecnicamente sbagliate, semplicemente perché portano la carica emotiva di un momento”
---------------------------------------
Non cerco mai col mirino, non lavoro in questo modo. Prima qualcosa mi colpisce e solo dopo prendo la macchina fotografica”
--------------------------------------- 
Mi capita di vedere cose, di cui so che, se le fotografassi, le distruggerei. Per esempio una rete di relazioni tra persone che vedo per strada, e che interromperei sei mi avvicinassi con l'apparecchio. Sento che un passo di più distruggerebbe quello che avviene tra loro. Allora preferisco rinunciare alla foto e conservare questo momento nella mia memoria”
---------------------------------------
Dopo una seduta fotografica come la intendo io, mi sento come se avessi fatto l'amore per un giorno intero, spossata, appagata e sul punto di crollare”
---------------------------------------
Fotografare può essere davvero come far l'amore: talvolta mi capita di tremare come una foglia”
---------------------------------------