dall'intervista
di Marida Caterini (Marzo 2010)
… da
piccola ero addirittura bruttina. Ma la fiducia di mia madre nelle
mie capacità artistiche era incrollabile fin da allora. Quando con
l'adolescenza sono cresciuta e sbocciata, ha moltiplicato gli sforzi
per farmi entrare nel mondo del cinema. E con lei tutta la mia
famiglia. Mamma insomma ha creduto molto di più in me che in mia
sorella Maria, che però è stata la mia prima fan. Sa cosa dice mia
sorella? Che lei ha vissuto di luce riflessa ma noi, nella vita, ne
abbiamo passate talmente tante che anche la luce riflessa alla fine
le è piaciuta.
… mia
madre era una donna apparentemente molto dura ma estremamente fragile
che ha rincorso per tutta la vita l'illusione di trovare un uomo
pronto ad amarla e a sposarla. Invece ha incontrato Riccardo
Scicolone, nostro padre che l'ha fatta immensamente soffrire. Su mia
sorella, invece, mamma ha riversato tutte le sue frustrazioni. Maria
diceva che la tartassava psicologicamente al punto che a sette anni
si sentiva già un'adulta stanca.
Riccardo
Scicolone non è stato un padre né per me né per Maria. Mia madre,
però, non riusciva a dimenticarlo, nonostante il male che ci ha
fatto.
… uno
dei miei rimpianti è di non aver potuto sposare Carlo Ponti in
chiesa: purtroppo non era possibile.
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Sono
una madre e una nonna felice. I miei due figli hanno sposato due
donne meravigliose. Una è americana, l'altra ungherese. E ho due
nipoti, Lucia Sophia e Vittorio, con i quali ho uno splendido
rapporto.
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