Susan Sontag Biografia



Susan Sontag nasce a New York, in una famiglia di ebrei-americani: il padre si chiamava Jack Rosenblatt e gestiva un’attività di scambio di pellame con, dove morì quando Susan aveva cinque anni; la madre, Mildred Jacobsen, si risposò con Nathan Sontag, che diede il suo cognome alle due ragazze. Crebbe a Tucson in Arizona e frequentò le scuole superiori a Los Angeles. Ricevette of Arts Degree all’Università di Chicago.
A diciassette anni sposò Philip Rieff. Dalla coppia nacque un figlio, David Rieff, che divenne in seguito editore della madre, e poi scrittore. E Rieff restarono sposati per 8 anni fino al divorzio nel 1958. Verso la fine degli anni Ottanta, iniziò una relazione con la fotografa Annie Leibovitz, relazione che è durata sino alla morte della Sontag stessa.
Susan Sontag è stata una scrittrice e intellettuale statunitense. Ha scritto numerosi libri, alcuni tradotti in Italia: si tratta di novelle, racconti e sceneggiature per il cinema. Ha diretto quattro lungometraggi e diverse sceneggiature fra gli Stati Uniti e l’Europa.
Passò molto tempo nell’assediata Sarajevo fra il 1993 e il 1996, durante le riprese di un film, e ne divenne cittadina onoraria. Fu un’attivista dei diritti umani, oltre che presidente dal 1987 al 1987 dell’American Center of PEN, l’organizzazione internazionale dedicata alla libertà d’espressione, che organizzò numerose campagne a favore degli scrittori e giornalisti prigionieri. Le sue storie e i suoi saggi apparvero su quotidiani, periodici e pubblicazioni letterarie in tutto il mondo. I suoi libri sono stati tradotti in 32 lingue. Fra I premi e gli onori ricevuti: Peace prize of the German Book Trade (2003), Prince of Asturias prize (2003), Jerusalem Prize (2001). Nationational Book Award (2000) e il National Book Award (1978). Susan Sontag è morta il 28 dicembre 2004, di leucemia, ed è sepolta nel cimitero di Montparnasse a Parigi.



Susan Sontag ha dedicato gran parte della sua vita, oltre che alla fotografia, alla difesa della traduzione letteraria, troppo spesso guidata da interessi politici ed economici. La sua volontà era quella di tradurre, pubblicare e diffondere opere che spesso erano bloccate da governi o interessi. Cercò di persuadere gli editori a pubblicare le traduzioni di volumi provenienti da molti paesi del mondo. Susan era incontenibile con il suo entusiasmo verso quella che lei stessa definì “la letteratura come un sistema internazionale”. Quello che desiderava era globalizzazione e multiculturalismo nel più sincero e umano senso del termine. Oggi esiste un premio, assegnato annualmente, perché il suo desiderio continui a realizzarsi dal nome Susan Sontag Prize for Traslation (Premio per la traduzione Susan Sontag).